“quando o mar trabalha” o fotofilme


ahcravo_30_DSC9871 (1)

início dos anos 70

em 2018 publiquei o meu segundo livro, com o título ” quando o mar trabalha” – está esgotado. um amigo, o amigo de sempre, fez com as as fotos do livro o filme a que assististe.
mas o livro não era só fotos, eram também “falas”, por isso ficam aqui algumas palavras, algumas “falas”.
aqui ficam três
“caminho na areia
não sou daqui
estranho este chão macio
quase não chão
quero ver os meus irmãos
trabalhadores do mar
saber de outras fainas
venho de negro
a minha cor desde que
também eu amo o mar
por isso
até morrer
o venho sempre visitar “
“sou a que fica em terra
à espera dele
a que trabalha desde que as pernas
suportam o corpo
até que o corpo as não sinta
sou a que grita
quando o mar está bravo
o barco sobe na crista da onda
o arrais
bota! bota! bota!
sou a que se faz ouvir no nevoeiro
dizendo que a terra é aqui “
“este rosto vos deixo em testamento
riqueza única amealhada
em vida
sou todos os que foram
fui todos os que serão:
destino com porta virada para o mar
este rosto vos deixo
de ser eu
Pescador da Xávega
este rosto vos deixo
cuidai de o não esquecer “
outras há que muitas são as “falas” das fotos
o livro entretanto esgotou, agora só juntando no mínimo 20 pedidos se podem mandar vir mais.
obrigado a todos os que me permitiram fazer este livro, editado pela ” Almalusa” que se responsabilizou pelo design também, com o empenhamento pessoal, como é hábito, do meu amigo jorge pinto guedes.

selecção em “alitia photograpy”


ALITIA VIDEO – L’amore per la vita ai tempi del coronavirus –

Parafrasando il romanzo ” L’amore ai tempi del colera” dello scrittore sudamericano Gabriel García Márquez ho cercato delle immagini pubblicate in ALITIA PHOTOGRAFPHIA dalla fine di febbraio ad oggi per capire cosa è cambiato ai tempi del coronavirus. Negli sguardi dei fotografi e di tutti noi si trova un tempo dilatato, abbiamo avuto la possibilità di riflettere su quanto sta accadendo e di esprimere attraverso il linguaggio fotografico cosa ci manca, quali sono diventate le nostre priorità, cosa non vorremmo più sprecare ne perdere, a parte il tempo stesso!

Nel video ho messo in rilievo la realtà vista attraverso i vostri occhi e vissuta nelle profondità dell’anima da ognuno di noi. Abbiamo capito che non va più sprecato il tempo, che ci sono delle priorità che hanno a che fare con ciò che più conta per noi nella vita.

Per esempio camminare in mezzo alla gente, portare a spasso i propri nipoti per farli giocare e per stare insieme a loro, viaggiare, ritrovare il contatto con la natura, non sentirsi più minacciati da un nemico invisibile, toccare ed odorare i petali di un fiore, immergersi nel mare o poterlo vivere attraversandolo, facendosi lambire dalle sue acque, catturare un orizzonte e farlo proprio per continuare a sognare, accarezzare con la mano il ventre di una donna in attesa ed ascoltare il battito di due cuori che risuonano all’unisono, abbracciare chi si ama, gli amici, i propri genitori.

Proviamo nostalgia verso le risa dei bambini, il loro modo di affrontare nuovi sapori, nuovi odori, giorni, di giocare, di addormentarsi sfiniti in braccio a noi dopo aver vissuto fino all’ultimo respiro una giornata all’aria aperta. Ci ricordiamo l’ultima volta che li abbiamo visti mangiare un gelato, sudati e felici di trovarsi sulla spiaggia od nel parco cittadino con i propri genitori.

Alcuni di voi hanno espresso idee e preoccupazioni, desideri e sogni, sintetizzando in uno scatto quello che ci siamo sentiti raccontare giorno dopo giorno dai mass media. Ci avete trasmesso il vostro bisogno di tornare a lavorare, di andare a teatro od al cinema, di poter stringere di nuovo una mano, di dire addio con un abbraccio, di festeggiare insieme una nuova nascita, oppure di andare a mangiare una pizza con gli amici, di camminare per strada guardando chi ci viene incontro senza che il volto sia coperto da una mascherina, ascoltare i loro passi, riappropiarsi delle nostre citta, delle rive di un fiume, di quelle delle nostre vite.

Abbiamo tutti bisogno di veder tornare nelle strade a camminare i vecchi, rivederli seduti sulle panchine nei parchi a chiacchierare o presso i cantieri stradali ad osservare i lavori in corso, vederli incedere per i vicoli con la borsa della spesa, ritrovare le rughe di una, cento, mille vite nei loro sorrisi, vederli al bar mentre leggono il giornale al mattino, mentre giocano a bocce od a briscola con gli amici, mentre ballano o sono seduti al sole con gli occhi socchiusi, riscaldando il cuore e la pelle.

Non proviamo solo nostalgia per il mondo e la vita quotidiana che non è più uguale a prima, abbiamo anche imparato ad apprezzare quel che abbiamo, piccoli o grandi eventi che siano. La voce del silenzio per esempio rotta non più dai rumori del traffico ma dalla voce della natura. Abbiamo capito cosa conti veramente nelle nostre vite, quali siano le priorità da privilegiare.

Non diamo più per scontato nulla, non rimandiamo a domani quello che potremmo fare oggi, cerchiamo nella voce dei nostri cari, da cui siamo stati separati momentaneamente dalla quarantena, quelle sfumature che ci permettono di capire quale siano i loro sogni, desideri, paure, bisogni.

Siamo più attenti e meno superficiali, siamo implosi in un mondo che abbiamo sempre avuto dentro di noi e davanti ai nostri occhi. Stiamo imparando ad ascoltare e vedere in modo diverso, con i nostri occhi, quelli del cuore e della mente, ad essere protagonisti e non soggetti passivi del tempo che passa.

Perchè nulla sarà mai più come prima ma ciò che più conta è che noi per primi sapremo cosa salvare di quel “prima” e proiettarci insieme ad esso nel futuro che ci attende.

Grazie a tutti gli autori che hanno continuato a condividre i loro scatti, i loro sogni ed emozioni, mai come in queste ultime settimane i vostri mondi sono diventati anche i nostri facendoci viaggiare in luoghi straordinari, scoprire nelle nostre stanze cieli, profumi, gesti, mari, voci, presenze, idee, sentimenti, suoni, volti, colori, ombre e luci, umori…l’umanità che è in tutti noi.

Per chi è in quarantena, per chi lavora da casa, per chi esce solo per lavorare e far la spesa, per chi è separato dai propri cari, per chi vorrebbe viaggiare e lo fa leggendo un libro, guardando un film, od un documentario, per chi ha paura per il futuro oltre che per la propria salute, per chi ha perso un proprio caro, un amico od un conoscente… le vostre fotografie fermano il tempo e ci conducono per mano nei vostri mondi, un privilegio per ALITIA che accresce lo spirito di condivisione di una passione, la fotografia, che tanta parte ha sempre avuto per nutrire l’immaginazione, le idee, la creatività, la sensibilità.

Thanks all authors:

Aitor Arana ArrutiMarco CarnevaliAlessandro de NardisAlessandro GrilliFederico ZanoniGianni VisaggioRiccardo RubertiJimmy Lu BomirPaolo BellisaiClaudio GarofaloEnrico NocitoRino BiccarioYves AssoulineEcaterina KissToni FidanzaMarco CappellettiMancini AlfredoLuciana TrappolinoFrancesco CongedoSaro Di BartoloMakoto SaitoMarina TomasiRosita LusignaniMarca BaroneErminio VanzanRoberto BurchiDomenico BelfioreGregorio Greg TommaseoMario PalomboYasuo HiranoMariano ZéJoão FreireEdoardo BilliZarrelli SaverioIvo FerigraLuciano D’AntonioAntónio José CravoAnalua ZoéDaniel ZagórskiUgo CarminatiBrigitte FeijenPino Giuseppe BarrecaRiccardo PinzoneGianluca MorettoGiuseppe BasileGian Bar.

 

 

menções honrosas


ao longo dos anos tenho espalhado as fotos que vou fazendo por vários grupos e plataformas de fotografia, de variados países e tipos.
no face publico em cerca de 50 grupos, num deles tenho recebido algumas menções honrosas pelas fotos que publico, o que dá mais visibilidade ao que pretendo
DIVULGAR A NOSSA GENTE E A NOSSA TERRA
mão amiga sentiu as fotos como se eu, seleccionou-as, adicionou mais algumas, juntou-as, editou-as e dotou-as de uma música adequada, ou seja, produziu um pequeno filme, este que estão a ver.
espero que gostem
maria joão fialho gouveia na sam 2019

maria joão fialho gouveia na sam 2019


_DSC6436

rosabela afonso e maria joão fialho gouveia

em conversa com rosabela afonso, maria joão falou da sua vida e da sua obra.
programada estava a apresentação de “Os Távoras”, o seu último livro, mas mais do que do livro foi de si que maria joão falou.
ficámos a conhecer um pouco mais da pessoa que está por detrás dos livros. dai o interesse deste registo.
biografia
Maria João Fialho Gouveia nasceu em 1961, em Lisboa.
 
Cresceu e estudou no Estoril, tendo depois cursado Comunicação Social na Universidade Nova de Lisboa. É ainda diplomada em Inglês pela Universidade de Cambridge.
 
Começou a sua carreira de jornalista aos 18 anos, conciliando-a depois com o ensino. Escreveu para o Blitz durante 16 anos, foi colaboradora do Se7e e do diário A Capital, integrou a equipa da Antena 1, trabalhou 6 anos em publicidade e foi redatora da revista VIP. Neta de professora, cedo descobriu o gosto pela leitura e pela escrita. Amante da cultura e da arte, tem agora em curso uma licenciatura em História, que faz por mero prazer. E é com igual amor que se aventura agora na escrita.”
da conversa fica o registo

regata moliceiros, s.paio 2015 – o vídeo


ahcravo_DSC_2422_ze rito

8 de setembro é o dia de s. paio, padroeiro da torreira.

durante uma semana, uma das maiores romarias do país decorre na torreira, com a rua principal cheia de tendas as mais variadas, o parque de campismo cheio e tendas de campismo em terrenos cedidos por particulares.

gente, gente, gente…..

no mar as noites são de festa com todos os bares a funcionar em pleno e espectáculos na praia.

na ria, no fim de semana, sábado e domingo, decorrem 3 regatas:

– chinchorros (a remos)

– bateiras à vela

– moliceiros

o passeio da ria e o “cais do guedes” enchem-se de gente vinda de todo o país. a festa dos barcos é a grande festa desta terra de pescadores.

uma câmara de filmar, na bica da proa do “zé rito”, registou toda a regata e, mais do que isso, toda a actividade dentro do moliceiro que, em 2015, a venceu.

tripulação do moliceiro “zé rito” : mestre zé rito, manuel silva vieira e alfredo miranda

é mais uma memória de um tempo e uma homenagem aos homens que ainda têm a paixão da tradição do moliceiro e, por ele, sacrificam tempo de lazer e despendem as suas economias.

AOS MOLICEIROS, HOMENS E BARCOS!!!!!!!!!!!!!!!!!